Jalapeno jaladuro

Il peperoncino è una pianta perenne che deve essere posizionata in pieno sole e che ha bisogno di molta acqua durante la coltivazione, senza creare ristagni; non sopporta però i climi rigidi e per questo deve essere protetta nei periodi freddi dell’anno. 


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Il peperoncino è una pianta perenne che deve essere posizionata in pieno sole e che ha bisogno di molta acqua durante la coltivazione, senza creare ristagni; non sopporta però i climi rigidi e per questo deve essere protetta nei periodi freddi dell’anno. La parte più piccante del peperoncino è la parte superiore del frutto e la placenta interna, che vanno quindi asportate se si intende diminuirne l'effetto piccante. Per aumentare invece il gusto piccante dei frutti, basta diminuire le innaffiature, anche azzerandole, nelle 48-72 ore precedenti la raccolta, stando attenti a non far morire la pianta. Per favorire la maturazione dei frutti, si può aumentare il tenore di potassio del terreno. Il principio attivo che da la piccantezza si chiamano capsaicina e la sua concentrazione più o meno alta viene misurata tramite la scala di Scoville. Il peperoncino Jalapeno è di origine messicana, ha una forma conica, è lungo dai 3 ai 7-8 cm, ha una polpa spessa e soda; successivamente alla maturazione può assumere un colore che varia dal verde scuro al rosso acceso; e' moderatamente piccante e lo si consuma preferibilmente “en escabeche” (in salamoia), oppure essiccato al sole poi affumicato con legni particolari (Chipotle). Il grado di piccantezza dello jalapeno si aggira generalmente tra le 2500 e le 10.000 Unità Scoville, con punte di 25.000 per alcuni esemplari: la capsaicina presente in quantità non elevatissime ne fa un peperoncino adatto a tutti, molto plasmabile anche in cucina.

Utilizzo in cucina

I modi di consumare jalapeno sono molteplici: sott’aceto, in salamoia, fritto ripieno di formaggio (piatto tipico dei ristoranti tex mex americani) e, soprattutto, essiccato al sole e affumicato con particolare legna (hickory o noce pecan, noto da noi come noce americano) diventando il famoso “Chipotle”. Il processo di affumicatura del peperoncino jalapeno con l’hickory è molto costoso (a causa del costo del legno stesso): è questo il motivo per cui il chipotle viene venduto piuttosto caro. E’ molto diffuso in numerosi paesi dal clima caldo, grazie alla sua capacità antibatteriche che gli permettono di conservare a lungo i cibo.

Effetti curativi

Il principio attivo che causa la piccantezza del peperoncino è un alcaloide, chiamato capsaicina, presente in quantità differenti nei diversi peperoncini; in dosi minime ha molte proprietà curative, in dosi massicce può provocare ustioni, è quindi bene utilizzare il peperoncino con qualche cautela: la preparazione di grandi quantità va effettuata con guanti o altre barriere, per evitare di venire in contatto con dosi eccessive di capsaicina. Il peperoncino favorisce la digestione stimolando la secrezione gastrica, è utile contro le malattie da raffreddamento, sinusiti, bronchiti. Favorisce la circolazione sanguigna, è un'efficace vasodilatatore. Grazie alla capsaicina stimola la circolazione sanguigna ed rende elastici i capillari sanguigni. Viene utilizzato nei rimedi omeopatici in caso di otite congestizia con dolore auricolare, rinofaringiti.